Patients of the Hospital Calderon Guardia in San Jose RODRIGO ARANGUA/AFP/GettyImages

Quando l’assistenza sanitaria di base è universale

BOSTON – A distanza di due anni dalla morte del marito, Valeria, una nonna di 67 anni di San José, in Costa Rica, vive da sola. L’anno scorso ha scoperto di soffrire di diabete e di pressione alta, condizioni che, pur non mettendo a rischio immediato la sua vita, richiedono un’assistenza medica continuativa. Grazie, però, alla qualità del sistema sanitario del Costa Rica, Valeria è riuscita a preservare la propria indipendenza e salute, anche in assenza di una famiglia.   

Il Costa Rica, un paese a medio reddito impegnato a garantire l’assistenza sanitaria universale alla sua popolazione, sta ottenendo ottimi risultati sul piano della salute spendendo meno di molti altri paesi. Di fatto, è al terzo posto per l’aspettativa di vita più alta nelle Americhe, dietro al Canada e a Bermuda, e molto più avanti rispetto agli Stati Uniti. Il segreto di tale successo è descritto nel nostro nuovo rapporto intitolato “Costruire un sistema sanitario prospero: l’esperienza del Costa Rica”.

Dopo la diagnosi, Valeria è stata automaticamente inserita nel programma di cura del diabete cronico presso l’ambulatorio di zona, che si trova a dieci minuti a piedi da casa sua. Ogni tre mesi si sottopone a una visita durante la quale le viene misurata la pressione sanguigna e ci si assicura che il diabete sia sotto controllo. Una volta l’anno, poi, un operatore sanitario va a trovarla per verificare l’idoneità dell’ambiente in cui vive, somministrarle vaccini e fornirle informazioni e indicazioni su come mantenere uno stile di vita sano.

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