Patients wait for testing and medical treatment for tuberculosis Paula Bronstein/Getty Images

L’epidemia che dobbiamo smettere di ignorare

PARIGI – Uno studente delle elementari si è ammalato di tubercolosi in un tranquillo quartiere  fuori Washington. Un neonato colpito da meningite tubercolare è stato trasportato in elicottero nella parte orientale del Canada. Un alunno della scuola materna a Smarves in Francia ha mostrato i sntomi della tubercolosi un anno dopo la morte di un compagno di scuola deceduto proprio a causa della TBC.

Queste sono solo tre vittime di un’epidemia di tubercolosi che quest’anno colpirà un milione di bambini. Tra quelli che saranno abbastanza fortunati da ricevere la cura standard di antibiotici senza alcun fattore di complicazione come l’HIV, il 99% riuscirà a sopravvivere. Tuttavia, il 90% dei bambini che muoiono di TBC vengono privati delle cure, mentre un quarto di milione di bambini muoiono per causa diretta di questa malattia. Non ci sono sfumature in questa storia: le autorità sanitarie a livello mondiale stanno abbandonando i bambini affetti da TBC al loro destino.

Se ciò può sembrare scandaloso, basta leggere le prime righe di apertura di un documento di ricerca del 2016 redatto da alcuni esperti dell’Imperial College di Londra, del Medical Research Council e di UNICEF. Secondo gli autori “fino a poco tempo fa, la tubercolosi in età pediatrica è stata trascurata rispetto alla tipologia più ampia di tubercolosi e dalle comunità sanitarie materne e infantili”. “Un approccio fondato sui diritti umani nei confronti dei bambini affetti da TBC potrebbe essere poderoso. Tuttavia la consapevolezza e l’implementazione di queste strategie non è diffusa.” In altre parole, i bambini affetti da TBC sono stati abbandonati dalle stesse comunità che dovevano aiutarli, ma sono poche le persone coscienti del problema.

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