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Garantire una ripresa globale più forte e giusta

CAMBRIDGE – Una vecchia battuta sulle scelte amletiche vi chiede d’immaginare il vostro peggior nemico alla guida della vostra automobile nuova di zecca che si lancia verso un burrone. Vi rallegrereste della morte del vostro nemico o sareste rattristati dalla distruzione della vostra auto?

Per molti, la forma della ripresa economica globale di quest’anno, tanto agognata e necessaria, pone un dilemma simile. In mancanza di una ristrutturazione delle politiche nazionali e del coordinamento internazionale, la significativa ripresa della crescita prevista per il 2021 sarà alquanto disomogenea, sia tra i paesi che al loro interno. Ciò sarà accompagnato da una serie di rischi che potrebbero rendere la crescita negli anni a venire meno sostenuta di quanto potrebbe e dovrebbe essere.    

In base ai dati attuali, prevedo che una rapida crescita in Cina e negli Stati Uniti guiderà un’espansione a livello mondiale pari o superiore al 6% nell’anno corrente, rispetto a una contrazione del 3,5% registrata nel 2020. Ma se l’Europa uscirà dalla sua doppia recessione, la ripresa sarà più sottotono. E alcune aree del mondo emergente si troveranno in una posizione ancora più difficile. 

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