PARIGI – I maestri di scacchi sono in grado di giocare contemporaneamente su diverse scacchiere con diversi partner. E più passa il tempo, più la strategia economica internazionale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump somiglia a una partita simile.
Ci sono tre attori principali: gli Stati Uniti, la Cina e una coalizione libera formata dagli altri membri del G7. E ci sono tre giochi, ognuno dei quali coinvolge tutti e tre i giocatori. A differenza degli scacchi, tuttavia, questi giochi sono interdipendenti. E nessuno - forse nemmeno Trump - sa quale gioco avrà la precedenza.
Sulla prima scacchiera di Trump c'è il gioco rottura delle regole del commercio. Molti nella sua amministrazione considerano i principi e le procedure dell'Organizzazione mondiale del commercio come un ostacolo ai negoziati bilaterali. Preferirebbero concludere accordi con i partner uno per uno, senza essere vincolati dall'obbligo di applicare le misure di liberalizzazione a tutti i livelli e senza essere obbligati a rispettare le disposizioni del meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC. Il loro scopo è quello di ristrutturare le relazioni commerciali secondo un modello di hub and spoke, con gli Stati Uniti al centro.
PARIGI – I maestri di scacchi sono in grado di giocare contemporaneamente su diverse scacchiere con diversi partner. E più passa il tempo, più la strategia economica internazionale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump somiglia a una partita simile.
Ci sono tre attori principali: gli Stati Uniti, la Cina e una coalizione libera formata dagli altri membri del G7. E ci sono tre giochi, ognuno dei quali coinvolge tutti e tre i giocatori. A differenza degli scacchi, tuttavia, questi giochi sono interdipendenti. E nessuno - forse nemmeno Trump - sa quale gioco avrà la precedenza.
Sulla prima scacchiera di Trump c'è il gioco rottura delle regole del commercio. Molti nella sua amministrazione considerano i principi e le procedure dell'Organizzazione mondiale del commercio come un ostacolo ai negoziati bilaterali. Preferirebbero concludere accordi con i partner uno per uno, senza essere vincolati dall'obbligo di applicare le misure di liberalizzazione a tutti i livelli e senza essere obbligati a rispettare le disposizioni del meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC. Il loro scopo è quello di ristrutturare le relazioni commerciali secondo un modello di hub and spoke, con gli Stati Uniti al centro.