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Il prossimo incubo dell’Europa

CAMBRIDGE – Le conseguenze economiche di un completo default greco sono oltremodo terrificanti, ma le ripercussioni politiche potrebbero essere ben peggiori. Un tracollo caotico dell’Eurozona causerebbe danni irreparabili al progetto di integrazione europea, che rappresenta il pilastro centrale di stabilità politica dell’Europa messo in atto a partire dalla Seconda guerra mondiale. Tutto ciò destabilizzerebbe non solo la periferia europea fortemente indebitata, ma anche Paesi come Francia e Germania, che sono stati artefici di tale progetto.

Il peggiore incubo sarebbe altresì la vittoria dell’estremismo politico, come avvenne negli anni Trenta. Fascismo, nazismo e comunismo erano figli di un contraccolpo inferto alla globalizzazione nata alla fine del diciannovesimo secolo, e si alimentavano attraverso le ansie di masse che si sentivano private dei diritti civili e minacciate dall’espansione delle forze di mercato e delle élite cosmopolite.

Il libero scambio e il gold standard avevano messo in secondo piano priorità domestiche quali riforma sociale, nazionalismo e riaffermazione culturale. La crisi economica e il fallimento della cooperazione internazionale avevano minato non solo la globalizzazione, ma anche le élite che sostenevano l’ordine esistente.

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