NEW YORK – L’economia politica ha fatto enormi passi avanti. Molti personaggi e istituzioni che per lungo tempo hanno sostenuto il neoliberismo riconoscono sempre di più i fallimenti dei mercati e ammettono che gli stati potrebbero dare un contributo importante per migliorare i risultati socioeconomici. Persino il Fondo monetario internazionale oggi parla di “macro-criticità” della protezione sociale, della necessità di una tassazione progressiva e, potenzialmente, di trasferimenti universali.
Ma il dibattito, incentrato quasi esclusivamente sul coordinamento tra stato e mercato, resta troppo limitato per individuare soluzioni efficaci. Per riuscirvi, come evidenzia un nuovo rapporto di UN Women, bisogna anche considerare una serie di fattori sociali, in particolare il ruolo delle famiglie e l’uguaglianza di genere.
Questi due aspetti sono strettamente collegati dal momento che le disparità di genere sono pesantemente rafforzate da alcune dinamiche familiari, diversamente da come avviene, ad esempio, nel caso delle disuguaglianze razziali. Il problema è aggravato dal fatto che una serie di presupposti ormai superati su famiglie e dinamiche di genere continua a influenzare le politiche sociali ed economiche.
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Antara Haldar
advocates a radical rethink of development, explains what went right at the recent AI Safety Summit, highlights the economics discipline’s shortcomings, and more.
The prevailing narrative that frames Israel as a colonial power suppressing Palestinians’ struggle for statehood grossly oversimplifies a complicated conflict and inadvertently vindicates the region’s most oppressive regimes. Achieving a durable, lasting peace requires moving beyond such facile analogies.
rejects the facile moralism of those who view the ongoing war through the narrow lens of decolonization.
The far-right populist Geert Wilders’ election victory in the Netherlands reflects the same sentiment that powered Brexit and Donald Trump’s candidacy in 2016. But such outcomes could not happen without the cynicism displayed over the past few decades by traditional conservative parties.
shows what Geert Wilders has in common with other ultra-nationalist politicians, past and present.
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NEW YORK – L’economia politica ha fatto enormi passi avanti. Molti personaggi e istituzioni che per lungo tempo hanno sostenuto il neoliberismo riconoscono sempre di più i fallimenti dei mercati e ammettono che gli stati potrebbero dare un contributo importante per migliorare i risultati socioeconomici. Persino il Fondo monetario internazionale oggi parla di “macro-criticità” della protezione sociale, della necessità di una tassazione progressiva e, potenzialmente, di trasferimenti universali.
Ma il dibattito, incentrato quasi esclusivamente sul coordinamento tra stato e mercato, resta troppo limitato per individuare soluzioni efficaci. Per riuscirvi, come evidenzia un nuovo rapporto di UN Women, bisogna anche considerare una serie di fattori sociali, in particolare il ruolo delle famiglie e l’uguaglianza di genere.
Questi due aspetti sono strettamente collegati dal momento che le disparità di genere sono pesantemente rafforzate da alcune dinamiche familiari, diversamente da come avviene, ad esempio, nel caso delle disuguaglianze razziali. Il problema è aggravato dal fatto che una serie di presupposti ormai superati su famiglie e dinamiche di genere continua a influenzare le politiche sociali ed economiche.
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