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Una sospensione del debito che può funzionare

LONDRA/NEW YORK/GINEVRA – Di fronte a una crisi economica senza precedenti dovuta alla pandemia COVID-19, i paesi ricchi hanno deciso di fare l’impossibile per evitare un tracollo economico. Ma, di fronte a una crisi ancora peggiore nei paesi in via di sviluppo, le economie avanzate hanno fatto come presidente americano Herbert Hoover all'inizio della Grande Depressione, dicendo che non si può fare di più di quello che è stato già fatto. Il risultato sono pacchetti di salvataggio da migliaia di miliardi di dollari per le economie avanzate e briciole per i paesi più poveri.

La tragedia non è solo che i costi delle misure di contenimento saranno più alti nei paesi in via di sviluppo, è anche che gli enormi disavanzi pubblici nei paesi ricchi potrebbero ridurre l’accesso al credito internazionale dei paesi più poveri.

I Paesi con sufficienti capacità di indebitamento, come gli Stati Uniti, sono in grado di raccogliere somme enormi a tassi bassissimi. Ma questi fondi provengono anche da investitori basati nei mercati emergenti in cerca di investimenti sicuri e da investitori nelle economie avanzate che liquidano le obbligazioni emesse dai paesi più poveri. In altre parole, alcuni dei finanziamenti su cui si basano gli Stati Uniti e le altre economie avanzate provengono da economie emergenti con esigenze finanziarie molto più pressanti.

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