Angus Deaton, the 2015 Nobel laureate in economics, is Professor Emeritus of Economics and International Affairs at the Princeton School of Public and International Affairs, Presidential Professor of Economics at the University of Southern California, and co-author of Deaths of Despair and the Future of Capitalism (Princeton University Press, 2020).
PRINCETON – L’ineguaglianza è stata considerata la colpevole nelle incursioni populiste del 2016 e 2017. Ma cos’è la disuguglianza e che ruolo gioca nell’inibire o incoraggiare la crescita o nel minacciare la democrazia? La diseguaglianza uccide, ad esempio, portando le persone al suicidio o alle “morti per disperazione”? O l’ineguaglianza è un male necessario che dobbiamo tollerare a certi livelli?
Queste sono le domande che spesso mi fanno. Ma, a dire la verità, nessuna è particolarmente utile, degna di una risposta o anche ben posta. L’ineguaglianza non è tanto una causa dei processi economici, politici e sociali quanto una conseguenza. Alcuni di questi processi sono positivi, altri no, e alcuni sono molto negativi in realtà. Solo distinguendo il buono dal cattivo possiamo comprendere la disuguaglianza e capire cosa fare.
Inoltre, la disuguaglianza non è la stessa cosa dell’ingiustizia; e, secondo la mia opinione, è quest’ultima che ha alimentato così tanto le turbolenze politiche nel mondo ricco di oggi. Alcuni dei processi che generano disuguaglianza sono ampiamente considerati come giusti. Ma altri sono profondamente e ovviamente ingiusti, e sono diventati una fonte legittima di rabbia e disaffezione.
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