mazzucato64_BRUNO FAHYBelgaAFP via Getty Images_pandemic BRUNO FAHY/Belga/AFP via Getty Images

Come salvare il trattato sulle pandemie

LONDRA – Bozze recenti di un trattato mondiale sulle pandemie sono state largamente criticate come “vergognose e ingiuste”. Quando, il 18 marzo scorso, si è inaugurato l’ultimo round di negoziati, è apparso evidente che una lezione fondamentale della pandemia da Covid-19 è stata del tutto ignorata: la salute pubblica e la salute dell’economia sono interdipendenti.

Per realizzare entrambi gli obiettivi bisogna riscrivere le norme che regolano come salute e benessere sono valorizzati, prodotti e distribuiti, e come vengono governate le economie. Il successo del trattato dipenderà dalla volontà degli stati membri di inserire l’equità tra le clausole. E questo, a suo volta, richiederà un nuovo paradigma economico. Se il trattato verrà ridimensionato per diventare il più inoffensivo possibile, sarà destinato a fallire.

Il  Consiglio dell’Oms sull’economia della salute per tutti, da me presieduto, ha già formulato una serie di raccomandazioni in merito. Innanzitutto, i negoziatori dei vari paesi devono restare focalizzati sull’obiettivo primario di evitare che future minacce alla salute si trasformino in catastrofi. Questo vuol dire che i termini del trattato – compresi quelli relativi all’innovazione, alla proprietà intellettuale, alla collaborazione tra pubblico e privato e ai finanziamenti – devono essere orientati alla missione. L’equità deve diventare una priorità assoluta perché, se in una pandemia test, vaccini e terapie salvavita non sono universalmente accessibili, alla fine tutti ci rimettono, e anche le economie.   

https://prosyn.org/GpHsRvHit