

From semiconductors to electric vehicles, governments are identifying the strategic industries of the future and intervening to support them – abandoning decades of neoliberal orthodoxy in the process. Are industrial policies the key to tackling twenty-first-century economic challenges or a recipe for market distortions and lower efficiency?
BERKELEY – La democrazia rappresentativa americana è diventata sempre più fragile a livello federale. Con la Corte Suprema degli Stati Uniti conquistata da una maggioranza conservatrice radicale, e con il Congresso condizionato da profonde divisioni politiche, brogli elettorali e regole procedurali arbitrarie, nessuno dei due organismi rappresenta gli interessi della maggioranza - specialmente su questioni quali il diritto all'aborto, il salario minimo, il controllo delle armi, e il voto.
Fortunatamente, i cittadini possono ancora realizzare dei cambiamenti dal basso, attraverso elezioni, iniziative locali e consultazioni. Lo scorso anno ha offerto qualche motivo di ottimismo: oltre ai risultati sorprendenti di molti esiti elettorali di medio termine per il Congresso e di sondaggi statali e locali, ci sono stati anche referendum di successo su questioni riguardo alle quali la maggioranza degli americani è d'accordo.
Gli Stati Uniti hanno una lunga storia di cittadini impegnati che perseguono azioni dirette attraverso i poteri conferiti loro dal decimo emendamento della Costituzione. E ora, elettori e gruppi progressisti presenti in tutto il paese continuano questa tradizione, affrontando questioni fondamentali che vengono ignorate o messe da parte a livello federale.
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