Jagdish Bhagwati is University Professor of Law and Economics at Columbia University and Senior Fellow at the Council on Foreign Relations. A renowned expert on international trade, he has served in top-level advisory positions for the World Trade Organization and the United Nations, including Economic Policy Adviser to the Director-General, GATT (1991-93), and Special Adviser to the UN on globalization. He is the author of many books, including In Defense of Globalization.
NEW YORK – Sono appena tornato dall'India, nel cui Parlamento ho tenuto una conferenza, esattamente nella stessa sala in cui Barack Obama, il Presidente degli Stati Uniti, ha parlato di recente. Il Paese era scosso da uno scandalo. A livello ministeriale, una truffa enorme nel settore della telefonia mobile ha dirottato diversi miliardi di dollari sui conti personali di un politico corrotto.
Allo stesso tempo, molti parlamentari sono stati colti di sorpresa dalla scoperta che, durante il suo discorso, Obama si era servito di un suggeritore “invisibile”, dando così l'impressione al suo uditorio di stare parlando a braccio, una capacità molto apprezzata in India.
Entrambi gli episodi sono stati percepiti come una forma di corruzione: il primo legato ai soldi, il secondo all'inganno. Le due trasgressioni non si pongono chiaramente sullo stesso piano in termini di riprovazione morale, ma l'episodio di Obama sottolinea un'interessante differenza tra le culture nella definizione di quanto è corrotta una società.
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