OXFORD – In quasi tutti i paesi ricchi il sentimento anti-immigrati è al culmine. Tale fervore è però un male a cui bisogna opporsi se queste società vogliono continuare a prosperare e se i paesi in via di sviluppo vogliono combattere la povertà e sostenere la crescita economica.
Un alto tasso di migrazione globale è auspicabile per quattro ragioni: è fonte di innovazione e dinamismo; risponde alle carenze di manodopera; soddisfa le sfide derivanti dal rapido incremento della popolazione anziana; fornisce una via di fuga dalla povertà e dalla persecuzione. Limitare la migrazione rallenterebbe invece la crescita economica e indebolirebbe la competitività a lungo termine delle società, oltre a creare un mondo meno prospero, più iniquo e frammentato.
Ovviamente, in caso di elevati tassi di migrazione sussistono costi locali nel breve periodo a cui bisogna far fronte se le società intendono godere di benefici più ampi nel lungo periodo. Tutto sommato, malgrado l’opposizione interna ai paesi riceventi, il numero di migranti internazionali è raddoppiato negli ultimi 25 anni, e raddoppierà ulteriormente entro il 2030. I rapidi cambiamenti economici e politici – e in modo crescente i cambiamenti ambientali – smuovono le persone, incoraggiandole a cercare nuove opportunità e sicurezza altrove.
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In a rapidly digitalizing world, central banks are staring down a future in which they may lack the tools necessary to manage crises, and in which they may no longer be able to protect their monetary sovereignty. They should recognize that digital currency is a source of institutional salvation.
thinks governments must embrace central bank digital currencies or risk a fundamental loss of control.
OXFORD – In quasi tutti i paesi ricchi il sentimento anti-immigrati è al culmine. Tale fervore è però un male a cui bisogna opporsi se queste società vogliono continuare a prosperare e se i paesi in via di sviluppo vogliono combattere la povertà e sostenere la crescita economica.
Un alto tasso di migrazione globale è auspicabile per quattro ragioni: è fonte di innovazione e dinamismo; risponde alle carenze di manodopera; soddisfa le sfide derivanti dal rapido incremento della popolazione anziana; fornisce una via di fuga dalla povertà e dalla persecuzione. Limitare la migrazione rallenterebbe invece la crescita economica e indebolirebbe la competitività a lungo termine delle società, oltre a creare un mondo meno prospero, più iniquo e frammentato.
Ovviamente, in caso di elevati tassi di migrazione sussistono costi locali nel breve periodo a cui bisogna far fronte se le società intendono godere di benefici più ampi nel lungo periodo. Tutto sommato, malgrado l’opposizione interna ai paesi riceventi, il numero di migranti internazionali è raddoppiato negli ultimi 25 anni, e raddoppierà ulteriormente entro il 2030. I rapidi cambiamenti economici e politici – e in modo crescente i cambiamenti ambientali – smuovono le persone, incoraggiandole a cercare nuove opportunità e sicurezza altrove.
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