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La Strategia del Dolore dell’Eurozona

BRUSSELS – Per il terzo anno consecutivo, l’Eurozona rappresenta l’anello più debole dell’economia mondiale. Nel 2010, l’attenzione si è focalizzata sulle risposte alla crisi da parte dei paesi periferici della zona euro –Grecia, Portogallo, Irlanda. Nel 2011, la crisi si è spostata verso il centro, scottando l’Italia e la Spagna, ed alimentando le preoccupazioni sulle possibilità di sopravvivenza della stessa eurozona. Ci si chiede se nel 2012 queste tensioni diminuiranno o raggiungeranno un nuovo apice.

Ancora una volta, la crisi greca è al centro dell’attenzione ed incarna le mancanze dell’Europa. Ancora una volta, si devono prendere decisioni difficili per la ristrutturazione del debito e la fornitura di ulteriori aiuti ad Atene. Ancora una volta, gli europei devono accettare che la situazione è più grave di quanto pensassero.

Ma la gravità dei mali della Grecia non dovrebbe oscurare il fatto che si tratta di un’economia modesta e, per molti aspetti, di un caso speciale, estremo. Nessun altro paese europeo ha trasgredito le regole di bilancio dell’Unione Europea quanto la Grecia, o accumulato un debito pubblico altrettanto pesante, e nessun altro paese europeo unisce nella stessa misura uno stato disfunzionale ed un’economia privata non competitiva.

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