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Bisogna evitare la corsa sino-americana alle armi nucleari

NEW YORK – I test recentemente segnalati dalla Cina di un missile ipersonico con capacità nucleare nel luglio e nell’agosto 2021, sebbene ufficialmente negati, rischiano di minare la stabilità nucleare strategica. E si vanno ad aggiungere all’escalation di tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Per tutta l’estate, le immagini satellitari hanno rivelato che la Cina stava costruendo 300 nuovi silos missilistici nei suoi deserti settentrionali. È probabile che alcuni di questi silos vengano utilizzati semplicemente come esche vuote. Ma se anche la metà fossero siti per missili nucleari, sarebbe quasi il triplo dell’arsenale nucleare cinese.

A seguito di queste rivelazioni, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha avvertito in ottobre che “il rapido accumulo dell’arsenale nucleare della Repubblica popolare cinese è preoccupante e minaccia la sicurezza e la stabilità internazionale… Incoraggiamo Pechino a impegnarsi con noi per trovare misure pratiche volte a ridurre i rischi di destabilizzazione della corsa agli armamenti e dei conflitti”. Ma l’ambasciatore cinese per il disarmo, Li Song, ha ribattuto lo stesso giorno, descrivendo il nuovo patto degli Stati Uniti con l’Australia e il Regno Unito (AUKUS) per aiutare l’Australia ad acquisire sottomarini nucleari come un “caso da manuale” di proliferazione nucleare che stimola la corsa agli armamenti nella regione.

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