TOKYO – La portata del terremoto e dello tsunami, che a marzo hanno colpito il Giappone, è stata più devastante di qualsiasi incubo immaginabile. A distanza di quasi sei mesi non si conosce ancora la reale entità dei danni e persistono i disordini sociali e la confusione, nonché le fughe radioattive dalla centrale nucleare di Fukushima.
E ora il paese ha subito un altro duro colpo: un ulteriore declassamento dei rating sui suoi bond. Moody’s e Standard & Poor’s tagliano il rating sui bond nipponici assegnando al Giappone una valutazione al quarto gradino massimo della scala.
Quali politiche dovrebbero quindi essere implementate a seguito di queste stangate economiche?
TOKYO – La portata del terremoto e dello tsunami, che a marzo hanno colpito il Giappone, è stata più devastante di qualsiasi incubo immaginabile. A distanza di quasi sei mesi non si conosce ancora la reale entità dei danni e persistono i disordini sociali e la confusione, nonché le fughe radioattive dalla centrale nucleare di Fukushima.
E ora il paese ha subito un altro duro colpo: un ulteriore declassamento dei rating sui suoi bond. Moody’s e Standard & Poor’s tagliano il rating sui bond nipponici assegnando al Giappone una valutazione al quarto gradino massimo della scala.
Quali politiche dovrebbero quindi essere implementate a seguito di queste stangate economiche?