spence137_Viktor Morozuk_getty Images_covid recovery Viktor Morozuk/Getty Images

La forma della ripresa globale

MILANO – I programmi di vaccinazione anti Covid-19 stanno prendendo slancio man mano che aumenta la capacità di produzione e che procedure di distribuzione e somministrazione disorganizzate e approssimative vengono sostituite da sistemi più strutturati. Un’impresa di queste proporzioni è destinata a incontrare ulteriori ostacoli sul proprio cammino. Oggi, però, è ragionevole prevedere che i vaccini avranno raggiunto gran parte delle popolazioni dell’America del Nord entro l’estate, così come la maggior parte dei cittadini europei entro l’inizio dell’autunno.   

Alla data del 15 marzo, Israele ha somministrato oltre 100 dosi di vaccino ogni 100 abitanti, contro le 38 del Regno Unito, le 36 del Cile, le 32 degli Stati Uniti e le 11 dell’Unione europea – e questi numeri sono in costante crescita. I tassi di somministrazione nell’area Asia-Pacifico sono relativamente inferiori, ma questi paesi hanno già conseguito un ampio contenimento del virus senza programmi di vaccinazione di massa, e le loro economie hanno da allora registrato una ripresa sostenuta.   

Nel frattempo, però, i paesi a più basso reddito nei vari continenti sono rimasti indietro e ciò evidenzia la necessità di un impegno internazionale più ambizioso per rifornirli di vaccini. Come molti hanno recentemente osservato, nel nostro mondo interconnesso, nessuno è al sicuro finché non lo sono tutti. 

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