spence131_ JOSEPH PREZIOSOAFP via Getty Images)_us vote count Joseph Prezioso/AFP via Getty Images

Lo Stato della Disunione d’America

MILANO/PALO ALTO – Nelle elezioni presidenziali statunitensi di quest’anno, il presidente eletto Joe Biden ha ricevuto 79,8 milioni di voti (51%), Donald Trump ne ha ottenuto 73,8 milioni (47,2%) e i restanti candidati 2,5 milioni (1,7%). Sebbene i voti siano ancora in fase di conteggio in California, New York e Illinois, l’affluenza alle urne di quest’anno ha raggiunto un livello record per il periodo postbellico.

Tuttavia, a causa del sistema del Collegio Elettorale americano, che assegna più elettori pro capite a stati con popolazioni più piccole, l’esito di queste elezioni è stato molto più ristretto di quanto suggerirebbe il voto popolare. Sebbene Biden alla fine abbia vinto un numero significativo di stati contesi, lo ha fatto con margini molto esili, invertendo efficacemente i risultati che nel 2016 hanno dato a Trump la vittoria. In Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, un numero appena sufficiente di repubblicani moderati, democratici e indipendenti si sono spostati verso Biden quel tanto che basta per fare la differenza.

L’osservazione dei modelli di voto a livello di contea nel 2016 e nel 2020 mostra una divisione tra i partiti profonda e consistente. Gli assi rappresentano il voto democratico meno il voto repubblicano, espresso come percentuale del voto totale nel 2016 e nel 2020. Un punto su un numero negativo indica una vittoria repubblicana in quella contea. Nel complesso, i punti sono altamente concentrati intorno alla linea dei 45°, lungo la quale il margine di vittoria o sconfitta è stato lo stesso in entrambi i cicli elettorali.

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