BRUXELLES – A quasi un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, la guerra sta entrando in una nuova fase. Dopo il fallito attacco a Kiev della scorsa primavera e la sorprendente controffensiva degli ucraini, che hanno liberato Kharkiv nel nord e Kherson nel sud, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato una campagna punitiva per colpire civili e infrastrutture energetiche con droni e missili. Bloccato sul campo di battaglia, Putin sta cercando di far si’ che quanti piu’ ucraini possibile siano costretti a passare l'inverno al freddo e al buio.
La linea del fronte non si è spostata molto negli ultimi mesi. Ma i combattimenti restano feroci (con molte vittime) e la Russia sembra prepararsi a una grande offensiva di primavera. L'economia russa sta diventando di guerra e la macchina della propaganda del Cremlino è in tilt : macina un mix di minacce apocalittiche e deliri imperialistici. L'ultima testata giornalistica indipendente russa, Meduza, e l'ultima organizzazione per i diritti umani, il Centro Sakharov, sono state costrette a chiudere. Il clima a Mosca è di sfida.
In queste circostanze, gli alleati dell'Ucraina hanno buoni motivi per aumentare l'aiuto militare, anche con la fornitura di carri armati. L'obiettivo è che l'Ucraina prevalga contro il suo aggressore. Ma non possiamo augurarcelo senza fornire all'Ucraina i mezzi affinche’ questo accada. L'alternativa è una prolungata guerra di logoramento, che porterà più morti in Ucraina, una maggiore insicurezza per l'Europa e continue sofferenze in tutto il mondo (dovuta alla decisione della Russia di usare furniture energetiche e alimentari come armi).
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With recent landmark legislation to support decarbonization and innovation, the United States is making up for lost time after its failed 40-year experiment with neoliberalism. But if it is serious about embracing a new paradigm, it will need to do more to help bring the rest of the world along.
explains how to minimize the political risks of new spending packages in the US and Europe.
What would a second Donald Trump presidency mean for US foreign policy and the world? While the man himself is unpredictable, his first term and his behavior since losing re-election in 2020 offer plenty of clues, none of which will be comforting to America's allies.
considers the implications of the 2024 presidential election for America's foreign policy and global standing.
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BRUXELLES – A quasi un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, la guerra sta entrando in una nuova fase. Dopo il fallito attacco a Kiev della scorsa primavera e la sorprendente controffensiva degli ucraini, che hanno liberato Kharkiv nel nord e Kherson nel sud, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato una campagna punitiva per colpire civili e infrastrutture energetiche con droni e missili. Bloccato sul campo di battaglia, Putin sta cercando di far si’ che quanti piu’ ucraini possibile siano costretti a passare l'inverno al freddo e al buio.
La linea del fronte non si è spostata molto negli ultimi mesi. Ma i combattimenti restano feroci (con molte vittime) e la Russia sembra prepararsi a una grande offensiva di primavera. L'economia russa sta diventando di guerra e la macchina della propaganda del Cremlino è in tilt : macina un mix di minacce apocalittiche e deliri imperialistici. L'ultima testata giornalistica indipendente russa, Meduza, e l'ultima organizzazione per i diritti umani, il Centro Sakharov, sono state costrette a chiudere. Il clima a Mosca è di sfida.
In queste circostanze, gli alleati dell'Ucraina hanno buoni motivi per aumentare l'aiuto militare, anche con la fornitura di carri armati. L'obiettivo è che l'Ucraina prevalga contro il suo aggressore. Ma non possiamo augurarcelo senza fornire all'Ucraina i mezzi affinche’ questo accada. L'alternativa è una prolungata guerra di logoramento, che porterà più morti in Ucraina, una maggiore insicurezza per l'Europa e continue sofferenze in tutto il mondo (dovuta alla decisione della Russia di usare furniture energetiche e alimentari come armi).
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