G7 meeting MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images

Le Conseguenze Economiche Internazionali di Mr. Trump

PARIGI – Il World Economic Forum di Davos di quest’anno ha rappresentato una nuova occasione per l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di manifestare la consueta incontinenza verbale generando onde d’urto sull’economia mondiale. Questa volta, l’origine era duplice.

Il primo scossone è arrivato dal Segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, che ha rotto con più di due decenni di rigida disciplina suggerendo che un dollaro più debole sarebbe nell’interesse degli Stati Uniti. Il secondo è pervenuto dal Segretario al Commercio Wilbur Ross, che sembrava rallegrarsi per la prospettiva di intraprendere e vincere una guerra commerciale.

Per una volta, è stato lo stesso Trump a ristabilire la calma negando che gli Stati Uniti stessero perseguendo una strategia “beggar-thy-neighbor”. Ma lo ha fatto solo dopo che le dichiarazioni dei suoi segretari di gabinetto avevano suscitato forti reazioni da parte dei partner internazionali.

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