CHICAGO – Quando l’ex Ministro delle Finanze Dominique Strauss-Kahn è stato nominato Amministratore delegato del Fondo Monetario Internazionale nel 2007, diversi paesi in via di sviluppo si sono opposti. Non a lui, bensì alla tradizione dell’FMI di assegnare le posizioni più importanti agli europei, così come gli americani piazzano uno di loro all’interno della Banca Mondiale.
Questo meccanismo antiquato di “spoil system” è un rimasuglio del periodo successivo alla Seconda Guerra mondiale durante il quale le potenze vincitrici si sono suddivise tra di loro le posizioni di leadership all’interno degli istituti di economia a livello mondiale. Al tempo queste disposizioni avevano un senso in quanto gli Stati Uniti rappresentavano il 35% dell’economia mondiale e l’Europa occidentale il 26%. Ma oggi l’equilibrio del potere economico è cambiato. Gli USA rappresentano solo il 20% dell’economia mondiale e l’Europa occidentale solo il 19%.
In realtà c’è una ragione ancor più inconfutabile, anche se al tempo non evidente, per cui il direttore dell’FMI nominato nel 2007 non avrebbe dovuto essere europeo, ovvero il conflitto di interessi.
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With a likely rematch between Joe Biden and Donald Trump in the 2024 US presidential election, America and the rest of the world were heading into a perilous period even before the latest conflagration in the Middle East. Turmoil in the region will cloud the broader economic outlook – and could dim Biden’s chances.
worries global economic and political developments will put Donald Trump back in the White House.
It is hard to see anything good coming from the current spasm of violence between Israel and Hamas. But this tragedy, which has forced both Israelis and Palestinians to stare into the abyss, might prove to be a turning point that will clear the path for a lasting peace.
considers how the current conflagration might pave the way for a solution to the Israeli-Palestinian conflict.
Around the world, foreign-policy strategists are grappling with new international dynamics, from the Sino-American rivalry and ongoing hot wars to the broader breakdown in multilateral global governance. However, there is much debate about whether global power and alignments are truly shifting, and in what ways.
consider whether the world will become more multipolar or “non-aligned” in the new year.
CHICAGO – Quando l’ex Ministro delle Finanze Dominique Strauss-Kahn è stato nominato Amministratore delegato del Fondo Monetario Internazionale nel 2007, diversi paesi in via di sviluppo si sono opposti. Non a lui, bensì alla tradizione dell’FMI di assegnare le posizioni più importanti agli europei, così come gli americani piazzano uno di loro all’interno della Banca Mondiale.
Questo meccanismo antiquato di “spoil system” è un rimasuglio del periodo successivo alla Seconda Guerra mondiale durante il quale le potenze vincitrici si sono suddivise tra di loro le posizioni di leadership all’interno degli istituti di economia a livello mondiale. Al tempo queste disposizioni avevano un senso in quanto gli Stati Uniti rappresentavano il 35% dell’economia mondiale e l’Europa occidentale il 26%. Ma oggi l’equilibrio del potere economico è cambiato. Gli USA rappresentano solo il 20% dell’economia mondiale e l’Europa occidentale solo il 19%.
In realtà c’è una ragione ancor più inconfutabile, anche se al tempo non evidente, per cui il direttore dell’FMI nominato nel 2007 non avrebbe dovuto essere europeo, ovvero il conflitto di interessi.
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