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Che tipo di capitalismo vogliamo?

GINEVRA – Che tipo di capitalismo vogliamo? Questa potrebbe essere la domanda fondamentale della nostra epoca, una domanda a cui, se vogliamo mantenere il nostro sistema economico per le generazioni future, dovremo rispondere in maniera corretta.

In linea generale, possiamo scegliere fra tre modelli. Il primo è il “capitalismo degli azionisti”, adottato dalla maggior parte delle multinazionali occidentali, secondo il quale l’obiettivo primario di un’azienda dev’essere massimizzare i propri utili. Il secondo modello è il “capitalismo di stato”, che affida ai governi il compito di definire la direzione dell’economia e ha assunto rilevanza in molti mercati emergenti, non ultimo la Cina.

Tuttavia, rispetto a queste due opzioni, la terza è senz’altro la più auspicabile. Il “capitalismo degli stakeholder”, cioè dei portatori d’interesse, un modello da me formulato per la prima volta mezzo secolo fa, attribuisce alle imprese private il ruolo di amministratore fiduciario della nostra società ed è chiaramente la migliore risposta alle sfide sociali e ambientali di oggi. 

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