NEW YORK – Un mese dopo che Juan Guaidó, portavoce dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, ha dichiarato di assumere i poteri della presidenza venezuelana, al momento nelle mani di Nicolás Maduro, la crisi politica del paese rimane lontana dal concludersi. Le tensioni sono aumentate al punto che una guerra civile in piena regola – uno scenario apparentemente improbabile solo poche settimane fa – sta diventando sempre più possibile. Almeno quattro persone sono morte e centinaia sono state ferite in scontri violenti ai confini del Venezuela lo scorso fine settimana, quando le forze governative hanno aperto il fuoco sul tentativo dell’opposizione di portare convogli di aiuti umanitari nel paese.
Il regime di Maduro è autoritario, militarizzato e pronto a uccidere i civili per mantenere il potere. La società è aspramente divisa tra i rivoluzionari che si ispirano a Hugo Chávez, il predecessore di Maduro, ed una larga ed esasperata opposizione. Ciascuna parte disprezza l’altra. La questione è quindi tanto complessa quanto concreta: cosa fare per aiutare a guidare il Venezuela lontano dalla guerra civile, e verso un futuro pacifico e democratico?
In questa grande sfida, l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha gravemente sbagliato i calcoli. Quando gli Stati Uniti – insieme ad un gruppo di paesi latinoamericani – hanno scelto di riconoscere Guaidó presidente del Venezuela e vietare il commercio di petrolio con il governo di Maduro, si è scommesso che la pressione sarebbe stata sufficiente a rovesciare il regime. Come un ex alto funzionario degli Stati Uniti ha dichiarato al Wall Street Journal, “hanno pensato che fosse un’operazione di 24 ore”.
NEW YORK – Un mese dopo che Juan Guaidó, portavoce dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, ha dichiarato di assumere i poteri della presidenza venezuelana, al momento nelle mani di Nicolás Maduro, la crisi politica del paese rimane lontana dal concludersi. Le tensioni sono aumentate al punto che una guerra civile in piena regola – uno scenario apparentemente improbabile solo poche settimane fa – sta diventando sempre più possibile. Almeno quattro persone sono morte e centinaia sono state ferite in scontri violenti ai confini del Venezuela lo scorso fine settimana, quando le forze governative hanno aperto il fuoco sul tentativo dell’opposizione di portare convogli di aiuti umanitari nel paese.
Il regime di Maduro è autoritario, militarizzato e pronto a uccidere i civili per mantenere il potere. La società è aspramente divisa tra i rivoluzionari che si ispirano a Hugo Chávez, il predecessore di Maduro, ed una larga ed esasperata opposizione. Ciascuna parte disprezza l’altra. La questione è quindi tanto complessa quanto concreta: cosa fare per aiutare a guidare il Venezuela lontano dalla guerra civile, e verso un futuro pacifico e democratico?
In questa grande sfida, l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha gravemente sbagliato i calcoli. Quando gli Stati Uniti – insieme ad un gruppo di paesi latinoamericani – hanno scelto di riconoscere Guaidó presidente del Venezuela e vietare il commercio di petrolio con il governo di Maduro, si è scommesso che la pressione sarebbe stata sufficiente a rovesciare il regime. Come un ex alto funzionario degli Stati Uniti ha dichiarato al Wall Street Journal, “hanno pensato che fosse un’operazione di 24 ore”.