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Il mito della stagnazione dei redditi

WASHINGTON, DC – Secondo il pensiero comune, la stagnazione del reddito e la disuguaglianza sono grandi e crescenti minacce alla prosperità su larga scala negli Stati Uniti. Molti economisti, giornalisti, uomini d’affari e leader eletti (di entrambi i partiti) ritengono che per un’ampia percentuale di famiglie il reddito reale (corretto per l’inflazione) non cresca da decenni e che la disparità di reddito – il divario tra famiglie con redditi più alti e quelle con redditi più bassi – sia aumentata notevolmente negli ultimi anni.

L’affermazione per cui i redditi sono stagnanti da decenni potrebbe sembrare poco plausibile. Dopotutto, basta guardare i consumi di famiglia tipica nel 2022 rispetto, ad esempio, al 1992. I progressi nelle cure mediche, le automobili più sicure, la diffusione degli smartphone, le videochiamate con amici e familiari e gli elettrodomestici di qualità superiore sono solo alcuni esempi dei significativi livelli di consumo rispetto a quei decenni. Questi progressi materiali avrebbero davvero potuto coincidere con redditi stagnanti?

Affidarsi agli aneddoti e all’intuizione per calcolare le tendenze economiche a volte può funzionare, ma può altrettanto facilmente portare fuori strada. Fortunatamente possiamo trovare chiarezza nelle statistiche pubblicate il mese scorso dall’apartitico ufficio di bilancio del Congresso (CBO) – l’arbitro nei dibattiti di politica economica degli Stati Uniti – che confermano che il pensiero comune è sulla strada sbagliata.

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