

A toxic mix of mutual distrust and rising nationalism – with Taiwan the immediate flash point – has brought Sino-American relations to their lowest point in decades. While neither China nor the United States appears to want a military conflict, we asked PS commentators whether the two powers might nonetheless stumble into one.
BERKELEY – La maggioranza degli Italiani vuole due cose: una nuova leadership politica e l’euro. La domanda è se è possibile averle entrambe.
Il punto sulla nuova leadership è incontrovertibile. I due partiti populisti di governo del paese, la Lega e il Movimento Cinque Stelle (M5S), insieme hanno ottenuto il 50% dei voti nelle elezioni politiche generali del 4 marzo e, di conseguenza, hanno la maggioranza in entrambe le camere del parlamento. Tale maggioranza può essere esigua, ma le elezioni, in cui i principali partiti di centro-destra e centro-sinistra hanno guadagnato solo il 33%, sono state un clamoroso ripudio dello status quo.
Il secondo punto è meno noto, ma anche meno controverso: recenti sondaggi dimostrano che il 60 -72% degli Italiani è favorevole all’euro. Alcuni credono che la moneta unica salvaguardi i loro risparmi, mentre altri la considerano un emblema dello status dell’Italia quale membro fondatore dell’Unione Europea. Ma seppure i motivi sono diversi, il bilancio dell’opinione pubblica non lo è.
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