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La politica italiana e il futuro dell’Europa

NEW YORK – L’Unione europea ha più che mai bisogno di unità per affermare i suoi valori e i suoi interessi in un’era in cui la leadership globale statunitense è sull’orlo del crollo, la Cina è in fase di ascesa e la Russia vacilla nuovamente tra la collaborazione e lo scontro con l’UE. Divisa, l’UE è una semplice spettatrice impotente di fronte a una serie di sconvolgimenti geopolitici. Unita, l’UE può invece svolgere un ruolo globale fondamentale in quanto può unire la prosperità alla democrazia, all’ambientalismo, all’innovazione e alla giustizia sociale. Se l’UE riuscirà a riacquistare un’unità di intento o se invece finirà per entrare in una spirale che la porterà alla distruzione, dipende da ciò che succederà ora in Italia.

Il ruolo fondamentale dell’Italia deriva dalla sua posizione geografica che separa la prosperità del nord Europa dalla crisi del sud Europa e dalla divisione intellettuale ed emotiva che il paese rappresenta tra un’Europa aperta e un’Europa nuovamente intrappolata dal nazionalismo, dal pregiudizio e dalla paura. L’Italia rappresenta anche il divario politico, con un nuovo partito dissidente, il Movimento Cinque Stelle (M5s), che si contende la scena politica con il partito di destra, anti-UE e anti immigrazione, ovvero la Lega Nord, e il partito di centro-sinistra, pro-UE ma alquanto indebolito, ovvero il Partito Democratico.

Il Movimento Cinque Stelle è arrivato primo alle elezioni del 4 marzo con un sorprendente 33% contro il 19% dei Democratici e il 17% della Lega. Le implicazioni della grande vittoria dei Cinque Stelle è oggetto di un caldo dibattito sia in Italia che in tutta Europa.

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