La disuguaglianza ai tempi di Internet

BERKELEY – La conclusione secondo cui il livello di disuguaglianza in America sarebbe aumentato negli ultimi 35 anni è senza alcun dubbio vera. Lo schema era evidente sin dal 1979:  più si era ricchi più lo si è diventati, mentre se si era poveri probabilmente lo si è rimasti.

Ma gli stessi anni sono stati anche protagonisti di un rapido cambiamento tecnologico. Gli Stati Uniti stanno ora attraversando la terza rivoluzione industriale, ovvero un picco nell’era dell’informazione che potrebbe essere altrettanto improtante quanto le epoche precedenti che hanno trasformato la società con l’introduzione del vapore, del ferro, del cotone delle macchine e della combustione interna, dell’elettricità e dell’acciaio.

Oggi, quasi tutti i cittadini dei paesi sviluppati, e a breve anche di tutto il resto del mondo, possono facilmente permettersi di comprare uno smartphone avendo accesso, a basso costo, ad un universo di conoscenza umana e di intrattenimento che, fino ad una generazione fa, era ben oltre la portata dei cittadini comuni, tranne i ricchi. E’ possibile quindi che le misure convenzionali di disuguaglianza e di reddito sottovalutino in modo significativo il livello del nostro benessere?

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