stiglitz262_JOHANNES EISELEAFPGetty Images_stock market Johannes Eisele/AFP/Getty Images

È Davvero Ritornato il Capitalismo degli “Stakeholder”?

NEW YORK – Per quattro decenni, la dottrina prevalente negli Stati Uniti è stata quella secondo cui le società dovrebbero massimizzare la creazione di valore per gli azionisti – ovvero profitti e prezzi delle azioni – qui e ora, costi quel che costi, indipendentemente dalle conseguenze per lavoratori, utenti, produttori e comunità. Quindi la dichiarazione a sostegno del capitalismo degli stakeholder, firmata all’inizio di questo mese praticamente da tutti i membri della Business Roundtable degli Stati Uniti, ha suscitato grande scalpore. Dopotutto, si tratta dei CEO delle società più potenti d’America, che dicono agli americani e al mondo che l’impresa va oltre il bilancio. Si tratta proprio di una inversione di rotta. Oppure no?

L’ideologo del libero mercato ed economista premio Nobel Milton Friedman è stato influente non solo nel diffondere la dottrina del primato degli azionisti, ma anche nel farla inserire all’interno della legislazione degli Stati Uniti. Egli è arrivato al punto di affermare: “un’impresa ha una, e solo una, responsabilità sociale: usare le proprie risorse e condurre attività studiate per incrementare i propri profitti”.

L’ironia del caso ha voluto che poco dopo l’enunciazione di tali idee da parte di Friedman, e nel periodo della loro diffusione, e poi della loro inclusione all’interno della legislazione sulla gestione societaria – come se esse fossero basate su una solida teoria economica – Sandy Grossman ed io abbiamo dimostrato, in una serie di articoli alla fine degli anni ’70, che il capitalismo degli azionisti non aveva massimizzato il benessere sociale.

https://prosyn.org/roc9dE2it