sachs338_XinhuaTing Shen via Getty Images_IMF headquarters Xinhua/Ting Shen via Getty Images

Una cooperazione finanziaria globale può porre fine alla pandemia

NEW YORK – Le riunioni di primavera del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca mondiale, in programma questa settimana, offrono un’opportunità storica di cooperazione in ambito finanziario. Le principali economie, tra cui Stati Uniti, Unione europea, Cina e altri paesi del G20, hanno già manifestato il loro consenso a una nuova allocazione di attività di riserva del Fmi, i diritti speciali di prelievo (Dsp), per un valore pari a 650 miliardi di dollari, allo scopo di garantire ai governi dei paesi a basso e medio reddito i mezzi per combattere la pandemia da Covid-19 e avviare una ripresa trainata dagli investimenti. Con una buona dose di leadership, coraggio e creatività, questa collaborazione finanziaria a livello internazionale potrà contribuire a porre fine alla pandemia. 

L’immunizzazione di massa è un elemento fondamentale. A meno di un anno di distanza dall’individuazione e dal sequenziamento di SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia Covid-19, l’appoggio finanziario di alcuni governi – compresi quelli di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Russia, Cina e India – ha consentito a diverse aziende di immettere vaccini sicuri ed efficaci sul mercato. I paesi ricchi che si sono dati da fare per negoziare accordi favorevoli con le case produttrici hanno finora ricevuto gran parte delle dosi. Porre fine alla pandemia, però, richiede che tutti i paesi raggiungano una copertura vaccinale completa nel più breve tempo possibile. Da un punto di vista pratico, l’obiettivo temporale andrebbe fissato entro e non oltre la fine del 2022.   

Un’impresa globale senza precedenti come questa richiede una collaborazione fattiva, anche in termini di copertura finanziaria. D’altronde, la sua urgenza dovrebbe essere chiara a tutti. Finché la velocità di trasmissione della Covid-19 resterà elevata in qualche parte del mondo, la pandemia continuerà a ostacolare la produzione, gli scambi commerciali e i viaggi internazionali, e darà adito a mutazioni del virus che rischiano di indebolire l’immunità precedentemente acquisita attraverso le infezioni e le vaccinazioni. Peggio ancora, in base all’andamento attuale, la Covid-19 potrebbe benissimo diventare endemica in molte regioni del mondo, imponendo costi sanitari ed economici altissimi negli anni a venire. Come ha sottolineato questa settimana il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen, tutti i paesi hanno quindi un forte interesse a che la pandemia finisca ovunque.       

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