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Un altro Annus Horribilis per la Fed

CAMBRIDGE – Durante il quarantesimo anniversario della sua ascesa al trono, la Regina Elisabetta II fece la seguente osservazione : “il 1992 non sarà un anno a cui ripenserò con piacere. Usando le parole di uno dei miei più cari corrispettivi, quest’anno si è rivelato come un annus horribilis.” Il famoso discorso della Regina si riferiva a un anno di tristi eventi per la Corona tra cui l’incendio al Palazzo di Windsor, la fine dei matrimoni di due dei suoi figli (e una terza separazione che fu annunciata il mese successivo), oltre a diverse altre rivelazioni.

L’ammirevole riconoscimento, aperto e onesto, da parte della Regina di queste difficoltà ha contribuito a consolidare altri trent’anni di considerevole rispetto per la monarchia a livello nazionale e globale. In vista dell’inizio del nuovo anno, la Federal Reserve statunitense farebbe bene a prendere esempio dalla Regina mentre tenta di sottrarsi a un secondo annus horribilis. Un simile approccio rappresenterebbe la migliore opportunità della Fed di recuperare credibilità rispetto alle sue politiche, di ripristinare la sua reputazione e ridurre la sua vulnerabilità rispetto a eventuali interferenze politiche. Questi fattori sono infatti essenziali per garantire l’efficacia della Fed e, di conseguenza, il benessere economico in termini più ampi.

Nel corso degli ultimi due anni, la Fed ha sbagliato del tutto le sue previsioni rispetto all’inflazione che sono state talmente distanti da ciò che si è poi verificato che alcuni ex funzionari della Fed l’hanno pubblicamente screditata più volte; cosa decisamente molto inusuale. Di conseguenza, i legislatori hanno perso l’occasione di agire per tempo al fine di contenere l’aumento dei prezzi che ha pertanto ridotto significativamente il potere di acquisto con pesanti effetti sulle fasce più deboli della società.

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