

Though the US Federal Reserve’s first interest-rate hike of 2023 is smaller than those that preceded it, policymakers have signaled that more increases are on the way, despite slowing price growth. But there is good reason to doubt the utility – and fear the consequences – of continued rate hikes, on both sides of the Atlantic.
BRUXELLES - La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina ha costretto l'Unione Europea ad affrontare sfide strategiche di lunga data. Il compito più immediato è porre fine alla dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia dalla Russia - e questo processo è già in corso - con un graduale embargo sul petrolio che raggiungerà il 90% entro la fine dell'anno.
Più in generale, l'Europa deve anche sviluppare una politica di sicurezza e di difesa efficace, nonché dotarsi delle capacità necessarie per attuarla. Sebbene questa ambizione non sia nuova di per sé, c’è un nuovo impulso. La guerra voluta dalla Russia ha mostrato che serve un cambio di passo verso una maggiore condivisione degli investimenti nella difesa. Ed è stata questa la conclusione più importante della discussione sulla difesa al Consiglio Europeo, questa settimana.
Non esistono due problemi politici identici. A volte, una sfida sembra così nuova e senza precedenti che non può essere affrontata fino a quando non si sia fatta una valutazione adeguata di come è cambiato il panorama. A volte, invece, le soluzioni sono note, ma mancano le risorse per metterle in pratica. Il dibattito sulla sicurezza e la difesa europea rientra in una terza categoria: la diagnosi e le ricette sono chiare, ma c'è stata una mancanza di volontà politica.
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