CAMBRIDGE – La crescita economica mondiale è salita nel 2017 e la migliore ipotesi è che l'economia globale crescerà con forza anche nel 2018. Allo stesso tempo, un'ondata crescente di populismo e autoritarismo rappresenta un rischio per le istituzioni democratiche stabili che sono alla base della crescita a lungo termine. Eppure i giornali che sembrano preannunciare instabilità politica e caos non hanno impedito il rialzo dei mercati azionari. Che succede?
Prima di tutto, partiamo con le buone notizie. Sicuramente il fattore principale della crescita globale sincronizzata è che l'economia mondiale sta finalmente lasciando dietro di sé la lunga ombra della crisi finanziaria del 2008. Parte della buona fortuna di oggi è la conseguenza di anni di domanda debole. E la fase di recupero non è finita, con gli investimenti aziendali che finalmente riprendono dopo un decennio di rallentamento, gettando così le basi per una crescita più rapida e per maggiori incrementi di produttività in futuro.
È vero che la crescita economica in Cina sta rallentando, dal momento che le autorità tentano, in ritardo, di contenere una bolla del credito, ma molti altri mercati emergenti - in particolare l'India - sono destinati a crescere più velocemente quest'anno. L'aumento dei mercati azionari e del mercato immobiliare potrebbe alimentare disuguaglianze, ma potrebbe anche far crescere la spesa per i consumatori.
CAMBRIDGE – La crescita economica mondiale è salita nel 2017 e la migliore ipotesi è che l'economia globale crescerà con forza anche nel 2018. Allo stesso tempo, un'ondata crescente di populismo e autoritarismo rappresenta un rischio per le istituzioni democratiche stabili che sono alla base della crescita a lungo termine. Eppure i giornali che sembrano preannunciare instabilità politica e caos non hanno impedito il rialzo dei mercati azionari. Che succede?
Prima di tutto, partiamo con le buone notizie. Sicuramente il fattore principale della crescita globale sincronizzata è che l'economia mondiale sta finalmente lasciando dietro di sé la lunga ombra della crisi finanziaria del 2008. Parte della buona fortuna di oggi è la conseguenza di anni di domanda debole. E la fase di recupero non è finita, con gli investimenti aziendali che finalmente riprendono dopo un decennio di rallentamento, gettando così le basi per una crescita più rapida e per maggiori incrementi di produttività in futuro.
È vero che la crescita economica in Cina sta rallentando, dal momento che le autorità tentano, in ritardo, di contenere una bolla del credito, ma molti altri mercati emergenti - in particolare l'India - sono destinati a crescere più velocemente quest'anno. L'aumento dei mercati azionari e del mercato immobiliare potrebbe alimentare disuguaglianze, ma potrebbe anche far crescere la spesa per i consumatori.