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L’Economia Globale nel 2018

HONG KONG – Agli economisti come me vengono rivolte alcune domande ricorrenti che possono offrire informazioni utili riguardo alle decisioni di aziende, individui ed istituzioni in settori quali investimenti, istruzione e occupazione, nonché rispetto alle loro aspettative politiche. Nella maggior parte dei casi, non esistono risposte esaurienti. Ma, con informazioni sufficienti, è possibile individuare le tendenze di economie, mercati e tecnologie, e formulare ipotesi ragionevoli.

Nel mondo sviluppato, il 2017 sarà probabilmente ricordato come un periodo di netti contrasti, con molte economie che hanno attraversato una fase di accelerazione della crescita, insieme a fenomeni di frammentazione, polarizzazione e tensione politica, sia a livello nazionale che internazionale. Nel lungo periodo, è improbabile che i risultati economici restino immuni dalle forze centrifughe politiche e sociali. Tuttavia, finora, i mercati e le economie hanno ignorato i disordini politici, ed a breve termine il rischio di una sostanziale battuta d’arresto recessiva sembra relativamente basso.

L’unica eccezione è il Regno Unito, che adesso affronta un processo di Brexit disordinato e divisivo. Altrove, in Europa, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, fortemente indebolita, fa fatica a formare un governo di coalizione. Niente di tutto questo è positivo per il Regno Unito o per il resto d’Europa, che ha disperatamente bisogno di Francia e Germania per collaborare a riformare l’Unione Europea.

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