levy17_Michael Ochs Archives_Getty Images_bob dylan Michael Ochs Archives/Getty Images

Bob Dylan e il vento idiota dei letterati

PARIGI – Oh la rabbia dei retrogradi all’annuncio della vittoria di Bob Dylan del Premio Nobel! Che proteste dal mondo accademico, non da quello svedese badate bene, ma dal mondo della letteraturologia.

Il panico della burocrazia letteraria, intrappolata nelle sue incertezze e intrisa nei suoi calcoli meschini, nei suoi pronostici brutali, negli astuti cambi di posizione, è stato tangibile. La scelta di Dylan è stata politica o non politica? Perchè un americano? Perchè non una donna? Oppure una voce, qualsiasi voce di una minoranza visibile? O quello che ha aspettato vent’anni? O quell’altro che ha perso ogni speranza?

La verità, tuttavia, per quanto possa essere spiacevole per i matusa, è che dare il Premio Nobel in letteratura a un autore che ha scritto solo un libro non è molto più sorprendente di darlo a Dario Fo o a Winston Churchill che hanno scritto non molti più libri di Dylan.

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