strain12_Carol YepesGetty Images_chatbot Carol Yepes/Getty Images

Uccidere i chatbot?

WASHINGTON, DC – Il mondo si è lasciato abbagliare da una serie repentina di importanti sviluppi nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA). Adesso, però, da parte di alcuni personaggi illustri stanno arrivando richieste fuorvianti di tirare il freno di emergenza in risposta al fenomeno.

Una lettera aperta per invitare “tutti i laboratori d’intelligenza artificiale a sospendere immediatamente, per almeno sei mesi, l’addestramento dei sistemi IA” ha raccolto migliaia di firme, tra cui quelle di icone tech come Elon Musk e Steve Wozniak, vari amministratori delegati e insigni studiosi. Geoffrey Hinton, uno dei pionieri dei metodi di “deep learning” alla base dei recenti sviluppi, è stato da poco interpellato da CBS News in merito al rischio che l’IA stia “cancellando l’umanità”. E, come sempre accade, molti opinionisti temono che l’IA possa azzerare la necessità di lavoratori in carne e ossa. Secondo un sondaggio Ipsos del 2022, solo un terzo circa degli americani pensa che i prodotti dell’intelligenza artificiale offrano più vantaggi che svantaggi.   

Quanti invocano una pausa sottolineano che “l’IA generativa” è diversa da tutto quello che è venuto prima. Il ChatGPT di OpenAI è un modello così avanzato da essere in grado d’intrattenere conversazioni sensate con un essere umano, redigere saggi meglio di molti studenti universitari, e scrivere ed effettuare il debug di un programma. Il Financial Timesha recentemente scoperto che ChatGPT (insieme a Bard, il chatbot sperimentale di Google) riesce a raccontare una barzelletta in modo quantomeno passabile, comporre uno slogan pubblicitario, selezionare titoli azionari e immaginare un colloquio tra Xi Jinping e Vladimir Putin.  

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