CAMBRIDGE – Sotto la guida del presidente francese Nicolas Sarkozy, il G20 ha inserito in cima all’agenda di quest’anno la lotta contro la volatilità dei prezzi dei generi alimentari. I ministri dell’agricoltura degli stati membri si sono infatti recentemente riuniti a Parigi per trovare delle soluzioni. Il problema? All’inizio di quest’anno i prezzi dei generi alimentari hanno raggiunto livelli insostenibili in tutto il mondo, riportando alla memoria il picco raggiunto nel 2008.
Ad essere colpiti in tutto il mondo sono i consumatori, soprattutto i poveri, per i quali il cibo assorbe gran parte dei bilanci famigliari. Il malcontento popolare sul caro-cibo ha alimentato l’instabilità politica in alcuni paesi, soprattutto in Egitto e Tunisia. Anche i produttori agricoli gradirebbero un po’ di stabilità dei prezzi rispetto al saliscendi registrato negli ultimi cinque anni.
L’impegno profuso dal G20 culminerà nel summit che si svolgerà a novembre a Cannes. Quando si parla di specifiche politiche, è sempre bene adoperare la massima cautela, dal momento che una lunga serie di misure, adottate in passato e volte a ridurre la volatilità sul mercato delle materie prime, hanno finito col creare più danni che vantaggi.
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Since 1960, only a few countries in Latin America have narrowed the gap between their per capita income and that of the United States, while most of the region has lagged far behind. Making up for lost ground will require a coordinated effort, involving both technocratic tinkering and bold political leadership.
explain what it will take finally to achieve economic convergence with advanced economies.
Between now and the end of this decade, climate-related investments need to increase by orders of magnitude to keep the world on track toward achieving even more ambitious targets by mid-century. Fortunately, if done right, such investments could usher in an entirely new and better economy.
explains what it will take to mobilize capital for the net-zero transition worldwide.
CAMBRIDGE – Sotto la guida del presidente francese Nicolas Sarkozy, il G20 ha inserito in cima all’agenda di quest’anno la lotta contro la volatilità dei prezzi dei generi alimentari. I ministri dell’agricoltura degli stati membri si sono infatti recentemente riuniti a Parigi per trovare delle soluzioni. Il problema? All’inizio di quest’anno i prezzi dei generi alimentari hanno raggiunto livelli insostenibili in tutto il mondo, riportando alla memoria il picco raggiunto nel 2008.
Ad essere colpiti in tutto il mondo sono i consumatori, soprattutto i poveri, per i quali il cibo assorbe gran parte dei bilanci famigliari. Il malcontento popolare sul caro-cibo ha alimentato l’instabilità politica in alcuni paesi, soprattutto in Egitto e Tunisia. Anche i produttori agricoli gradirebbero un po’ di stabilità dei prezzi rispetto al saliscendi registrato negli ultimi cinque anni.
L’impegno profuso dal G20 culminerà nel summit che si svolgerà a novembre a Cannes. Quando si parla di specifiche politiche, è sempre bene adoperare la massima cautela, dal momento che una lunga serie di misure, adottate in passato e volte a ridurre la volatilità sul mercato delle materie prime, hanno finito col creare più danni che vantaggi.
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