reichlin26_Alessandro BremecNurPhoto via Getty Images_giorgia meloni Alessandro Bremec/NurPhoto via Getty Images

La destra italiana sta arrivando

ROMA – Per la prima volta nella sua storia dal dopoguerra, l’Italia potrebbe essere presto governata da un partito che affonda le radici nei detriti del movimento fascista di Mussolini. Se, come appare probabile, Fratelli d’Italia (FdI) si ritroverà a capo della coalizione di governo, la politica europea subirà un cambiamento profondo.  

Giorgia Meloni, carismatica leader di FdI, è stata accusata di essere “neofascista”, e sia FdI che il secondo partito della sua coalizione, la Lega, sono stati bollati come “populisti”. Entrambe le etichette mancano il punto. Vero, questi partiti hanno sfruttato il crescente malcontento di alcuni elettori e adotterebbero una posizione rigida su temi quali l’immigrazione e la sicurezza. Ma Fratelli d’Italia non intende certo sovvertire la democrazia liberale.         

Le sue ambizioni risiedono altrove. Riconoscendo che la chiave del successo delle due grandi famiglie politiche europee, i cristiano-democratici e i socialisti democratici, è una cultura politica ed etica ben sviluppata, FdI sta cercando di gettare fondamenta simili per la destra, per consentirle così di ottenere e mantenere il potere anche in futuro. È questa l’insidiosa sfida con cui il pensiero progressista deve fare i conti.    

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