03cdda0346f86f380eef511b_ms1171.jpg Margaret Scott

Senza un progresso sociale la crescita economica è incompleta?

WASHINGTON – Nell’ultimo ventennio la geografia della povertà e della privazione sociale è cambiata radicalmente. Più del 70% dei poveri a livello mondiale vive ora nei paesi a reddito medio. Quest’andamento, che molto probabilmente continuerà nel prossimo decennio, solleva questioni importanti. La riduzione della povertà ed il progresso umano sono riusciti a mantenere il passo con l’aumento degli stipendi? La crescita è incompleta senza un progresso sociale ed un processo d’inclusione di entrambi i sessi?

Prendiamo in considerazione la regione meridionale dell’Asia dove la povertà è scesa dal 60% nel 1981 al 40% nel 2005, ma non in tempi abbastanza rapidi per ridurre il numero totale dei poveri dato il tasso di crescita della popolazione. In effetti il numero dei poveri (ovvero coloro che vivono con meno di 1,25 dollari pro capite al giorno rispetto al potere d’acquisto del 2005) è aumentato nell’Asia del sud passando da 549 milioni nel 1981 a 595 milioni nel 2005, e da 420 milioni a 455 milioni in India dove risiedono tre quarti dei poveri della regione.

In altre parole, mentre le economie della regione meridionale dell’Asia non hanno peggiorato la loro prestazione rispetto alla riduzione della povertà, risulta evidente che un allineamento dei trend globali potrebbe non essere sufficiente per la regione con la più alta concentrazione di poveri.

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